27 maggio 2011

Torcitoio da seta (filatoio idraulico)

Nel medioevo ha grande diffusione la seta, una fibra di origine animale, con la quale è possibile creare dei tessuti di alta qualità. A causa della grande richiesta di questo tessuto ha fatto la sua comparsa a Bologna e a Lucca nel XIII sec. (circa)  un nuovo macchinario: il torcitoio idraulico da seta o filatoio idraulico. 


Torcitoio da seta:



La scelta dell'arte della seta deriva sia dalla consapevolezza dell'importanza che tale attività assumeva nell'Italia del Basso Medioevo, sia perché, fino a qualche decina di anni fà, grazie alla diffusione del gelso nel territorio, le donne di Bevagna si dedicavano all'allevamento del baco e alla raccolta e vendita di bozzoli. In Europa la produzione della seta venne tentata per la prima volta sotto l'imperatore Giustiniano nel 530 d.C. Con il fiorire della sericoltura in Spagna nel X secolo e in Sicilia e in Italia nel XII secolo, la tessitura dei manufatti di seta si instaurò definitivamente in Occidente. L'Italia divenne la regione principale dell'industria serica in Europa, con centro a Lucca.

Il primo procedimento nella preparazione di un filo di seta è la trattura: i bozzoli vengono immersi in acqua bollente per rendere il materiale legante viscoso e vengono rimossi con bastoni, alle estremità dei quali aderiscono i filamenti di seta. Questi filamenti sono avvolti su un aspo: essendo i filamenti di seta troppo delicati per essere avvolti uno alla volta, se ne avvolgono insieme un certo numero,da tre ad otto.Dopo la trattura i fili di seta vengono ritorti per impedire che i singoli filamenti si separino. Fin dall'epoca medievale si ebbero torcitoi perfezionati, come quelli che pare siano stati ricostruiti a Bologna,verso il 1272, da un esule di Lucca. Un geloso segreto circondò questa invenzione, cosicché nulla si conosce della storia di questo torcitoio. Tuttavia un documento lucchese del XIV secolo e uno schematico schizzo fiorentino del XV secolo mostrano che il primissimo torcitoio era simile ad uno del XVII secolo. Sulla base di tali documenti e prendendo visione dall'unico esemplare esposto al Museo di Gorizia, la gaita è riuscita a ricostruire un  torcitoio a trazione umana, facendone l'unico esemplare funzionante al mondo. Dopo la torsione le matasse di filo di seta vengono collocate in sacchetti e bollite in acqua saponata per eliminare la gomma naturale che può ostacolare la tintura; vengono poi sciacquate in acqua pura e messe ad asciugare. Quelle di colore perlaceo vengono successivamente sbiancate con vapori di zolfo: così il filo bianco è pronto per la tessitura e la tintura.

Si tratta di una macchina apparentemente molto complessa, ma che in realtà sembra tale perché densa e ripetitiva. Ha circa due metri di diametro ed è alta poco di più. I suoi elementi operativi sono ripetuti parecchie decine di volte, consentendo di torcere in modo regolare 80-150 fili contemporaneamente. Un uomo motore collocato all'interno, la muove mentre un operatore all'esterno provvede alle varie esigenze della torcitura. Si tratta di una delle macchine più interessanti del Medioevo, certamente la più produttiva. Un torcitoio da 100 fusi richiede infatti due operai contro i cento di prima, ed il tempo per torcere un rocchetto è cento volte minore di quello che si impiegherebbe a torcerlo a mano (a parità di torsione).  Complessivamente, quindi, l'invenzione accorcia di circa 10.000 volte il tempo di torcitura per una produzione medi artigianale. Quattro ordini di grandezza in meno in una sola volta, due sole persone contro cento e una regolarità di torsione mai vista! Raramente nella storia della tecnica ci si imbatte in simili risultati. Si può sicuramente affermare che la civiltà industriale nasce con i torcitoi da seta.
In Italia nel XII secolo diviene la maggiore produttrice Europea di seta grazie a grandi centri produttivi come Lucca e Bologna, dove si sviluppano i torcitoi idraulici.



Torcitoio circolare da seta a trazione umana (sec. XIII) 




(tratto da Il mercato delle gaite)


Come si lavora la seta

Filatoio idraulico

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